- Il pezzo ottenuto è portato a dimensioni prossime alle definitive. Successivamente viene immerso nell'olio di lino per un periodo di tempo variabile a seconda del legno, in modo da migliorare le sue qualità acustiche e renderlo “resistente” all'umidità.

 

- Asciugatura e messa a riposo del pezzo. Lo strumento è lasciato più volte a riposo durante le fasi di lavorazione per garantirne la stabilità.

 

- Il pezzo viene portato alle dimensioni definitive e si passa alla levigatura con carte-vetro di grana progressivamente più fine.

 

 

  Nella realizzazione dei miei strumenti parto dallo studio dei piani di costruzione di modelli storici o da misurazioni effettuate direttamente su strumenti originali. Secondo le misure riportate sui progetti o acquisite, modello gli alesatori e gli strumenti necessari alla preparazione di una copia il più possibile aderente allo strumento originale.

 

 

La copia ottenuta diventa la base per proseguire verso la creazione di un prototipo, utilizzato per arrivare, attraverso alcune modifiche/correzioni dove neccessario, allo strumento definitivo.

 

Nel dettaglio la costruzione, a partire dalla materia prima, si suddivide nei seguenti passaggi:

- Taglio della tavola e realizzazione dei blocchi.

 

- Sgrossatura dei blocchi fino ad ottenere il tondo.

 

- Realizzazione della cameratura ottenuta tramite foratura con "punte a cannone". Questi utensili, che utilizzano aria compressa, garantiscono un'elevata precisione e pulizia di taglio , oltre ad evitare il surriscaldamento del legno.

 

- Viene effettuata l’alesatura per ottenere la conicità della cameratura, peculiare per ogni modello.

Costruisco personalmente gli alesatori che utilizzo: questa operazione, come molte altre nel corso della realizzazione dello strumento, richiede una precisione almeno al decimo di millimetro.

- È arrivato il momento di accordare lo strumento: è un’operazione che richiede molto tempo, pazienza e accuratezza nell'esecuzione.

 

- La finitura dello strumento può essere realizzata in diversi modi e con diversi metodi: con una colorazione a mordente, con l'utilizzo di vernici a base di gommalacca e resine, oppure con una levigatura seguita da brillantatura tramite disco e successiva applicazione di cera.

 

- Procedo all'oliatura della cameratura.

 

- Controllo infine lo strumento a distanza di qualche settimana (qualche mese nel caso dei flauti barocchi) per verificare che l'accordatura sia stabile e il buon funzionamento dello strumento.

 

 

 

 

Costruzione

 

- Lo strumento è pronto per l’utilizzo dopo un periodo di rodaggio, necessario affinché si “abitui”, per così dire, all’umidità, alla temperatura e alla pressione del fiato. Il rodaggio consiste semplicemente nel suonare lo strumento per non più di 5minuti al giorno nella prima settimana (indicativamente), aumentando progressivamente il tempo di esecuzione nelle settimane successive e permettendo al flauto di asciugarsi bene al termine di ogni utilizzo. In questo modo si evita che il legno gonfi o “muova” compromettendo le qualità e la stabilità dello strumento (per chi volesse approfondire, il metodo di rodaggio che consiglio e ho qui sintetizzato è tratto dal sito della Moeck, consultabile al seguente link: http://www.moeck.com/cms/index.php?id=190&L=8)

 

- L’ultimo accorgimento necessario per mantenere la qualità del suono e il flauto in buono stato è di oliare periodicamente la cameratura, ciò vale in particolare per i flauti barocchi che richiedono di essere oliati almeno una due volte al mese.

 

 

- Sono costruite eventuali chiavi e molle successivamente montate sul flauto nella loro apposita sede.

 

- Si passa alla realizzazione dell'imboccatura e dei fori. Nel caso dei galoubet e dei flauti “a becco” (cioè dolci) in generale, il processo di costruzione dell’imboccatura è reso più complesso dalla realizzazione del labium, della zeppa o anima e del canale di insufflazione (per i quali si ricorre a strumenti specifici e ad una speciale macchina taglia canale, anche in questo caso per garantire la massima precisione).

Contatti:

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tel.: +39 3475709471